La primavera ha bussato alla nostra porta e noi palermitani le abbiamo aperto con l’espressione solita di chi, diciamoci la verità, con l’inverno proprio non riesce a spartirci neanche il pane.
Anche i frutteti e gli orti hanno atteso impazienti la stagione (per me) più bella di tutte, per sfoggiare finalmente tutti i loro colori: mele, pere, fragole, kiwi, banane, pesche, ciliegie, amarene e nespole. Finocchi, cipolle, cipolline e cipollotti, fave, fagiolini, cetrioli, spinaci, peperoni, melanzane, asparagi, carciofi, piselli, porri, zucchine, fagioli e pomodori.
Ogni cibo di stagione offre caratteristiche nutrizionali specifiche per il periodo in cui vengono raccolte e che sono “studiate” da Madre Natura per permettere all’essere umano di affrontare al meglio proprio la stagione in corso: d’estate, ad esempio, frutti come anguria e melone sono ricchi d’acqua e rinfrescanti e aiutano la reidratazione del corpo, mentre d’inverno la Natura ci offre prodotti naturali ricchi di vitamina C come le arance, i pompelmi e i mandarini che sono toccasana per prevenire influenze e raffreddori.

Ma quali sono i migliori cibi della stagione primaverile? Eccoli per “colori”

  1.  Il rosso delle Fragole, fragoline, fragoloni… io non aspetto altro: ipocaloriche (una decina di fragole contiene solo 40 Kcal circa), povere di zuccheri e ricche di vitamina A, C, magnesio, fosforo e potassio. Numerosi studi hanno dimostrato le loro proprietà anti-ossidanti e anti-tumorali grazie alla presenza di antocianine e tannini. I flavonidi di cui sono ricche, inoltre, hanno la capacità di proteggere dall’aterosclerosi, riducendo l’ossidazione del colesterolo “cattivo” LDL. Ma non è finita qui, ricche di acqua aiutano il drenaggio dei liquidi e ridonano vitalità e splendore alle pelli grasse
  2.  Il giallo (ma anche il verde e il rosso) del Peperone. Tra gli ortaggi più “discussi” in cucina e a tavola, irrinunciabili ma imperdonabili allo stesso tempo. Ma tra un “mi si ripresentano per 2 giorni” e un “io li digerisco anche se li mangio di notte con il latte”, di sicuro le qualità nutrizionali mettono d’accordo tutti: bassissimo contenuto calorico (22 Kcal ogni 100 gr) e dall’alto contenuto di acqua (92,3 gr ogni 100 gr) è consigliato nelle diete ipocaloriche per perdere peso e drenare i liquidi in eccesso. Rinforza i vasi sanguigni, contribuisce alla salute del fegato e mantiene integra e lucente la nostra pelle grazie al contenuto di vitamine E, A e C. Il modo migliore per apprezzare a pieno tutte queste proprietà è consumarlo crudo in insalata; tuttavia è ottimo anche grigliato, in umido e ripieno.
  3.  L’arancione delle nespole: diceva mia nonna “col tempo e con la paglia maturano le nespole”. Trovare La Nespola, quella Buona, quella che ti fa “godere” è una specie di impresa, quando la trovi ti emozioni, te la gusti come se fosse l’ultimo frutto della tua vita. È a maturazione completa che si apprezzano a pieno tutte le caratteristiche di questo frutto primaverile, dal ricco contenuto in acqua e potassio che favorisce la diuresi e dal contenuto di fibre solubili e liposolubili con funzione lassativa (se il frutto non è maturo ha invece un a funzione astringente). Da non sottovalutare, naturalmente, il contenuto di antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi dell’ossigeno responsabili dell’invecchiamento cellulare.
  4.  Il verde dei carciofi, dei piselli e delle fave. Il carciofo, ricco di ferro e sali minerali, ha buone capacità diuretiche, depurative ed epatoprotettive (specialmente le foglie). Piselli e fave fresche sono invece legumi con proprietà intermedie, più vicini alle verdure e agli ortaggi. Infatti, da freschi, hanno un basso contenuto di carboidrati e proteine (maggiori invece nei legumi secchi). Grazie a questa prossimità, i piselli e le fave facilitano le funzioni intestinali e sono adatti ad una dieta ipocalorica. Grazie al ricco contenuto di magnesio e potassio aiutano la salute del cuore prevenendo l’ipertensione, utili anche per ridurre i livelli di LDL nel sangue e prevedendo lo sviluppo di malattie cardiache. Le fave fresche, inoltre, contengono l’amminoacido L-DOPA quindi in grado di innalzare i livelli di dopamina favorendo il corretto equilibrio dell’attività motoria. La dopamina è in grado, infatti, di rilasciare una sensazione di benessere psicofisico e profondo appagamento utile negli stati di depressione.
  5. Ma anche il verde Tarassaco: il suo nome riporta subito alla mente decotti ed infusi da utilizzare come drenante insieme al finocchio. Quello che però pochi sanno è che può essere utilizzato in cucina in altri modi così da sfruttare a pieno tutte le sue importanti proprietà. Può essere impiegato a crudo in una insalata mista aumentando così il suo effetto diuretico e drenate, oppure lessato e condito con olio e limone per favorire ancora di più l’effetto detossificante del fegato (grazie alla presenza di fitosteroli, tarassicina e acido cinammico). Se cotto insieme alla carne ha la capacità di eliminare i composti azotati in eccesso, favorendo invece l’assorbimento proteico. Il tarassaco è ricco, inoltre, di calcio e ferro particolarmente utili nelle donne in gravidanza e in allattamento.
Una menzione speciale in quanto centrali, oserei dire indispensabili, nella dialettica culinaria palermitana, meritano il pomodoro e le melanzane. Su queste giuro che ci torneremo, loro hanno bisogno della massima attenzione, non si scherza. Nell’attesa, vi consiglio un bel “cato” dell’alter-ego siciliano dei pop-corn americani: le ciliegie.

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